Italia in pericolo recessione?
Problemi di crescita
Pil negativo nel quarto trimestre, e la produzione industriale arrancadi Alessandro D'Amato - 15 aprile 2008
Italia in pericolo
Di sicuro la causa del ritardo è davvero "l"acquisizione delle nuove stime annuali degli aggregati di contabilità nazionale", come dice Luigi Biggeri. Ma il fatto che l"Istat, a metà aprile, non abbia ancora comunicato i dati di crescita del Pil italiano nel quarto trimestre 2007 non può che essere già di per sé significativo. I numeri finali dovrebbero arrivare il 23 maggio, ovvero oltre tre mesi dopo rispetto all"appuntamento fissato dallo scadenzario; ma già si sa che non saranno positivi.
Anzi: si parla, più o meno ufficialmente, di una flessione del prodotto interno lordo oscillante tra lo 0,2% e lo 0,3%. Una situazione di difficoltà ormai sempre più marcata, che si va ad aggiungere alle previsioni nere del Fondo Monetario Internazionale sulla crescita annuale per il 2008, dimezzata allo 0,3%. Nell"area euro, sempre secondo il Fondo, l"Italia registrera" la minore crescita sia nel 2008 che nel 2009 (+0,3% per ambedue gli anni). Il rapporto deficit-pil si attestera" al 2,5% nello stesso periodo, a fronte di un debito quest"anno pari al 103,6%. Il prossimo al 104%.
Ma i numeri negativi non sono finiti. Specialmente nella comparazione tra la nostra economia e le altre del vecchio continente. Secondo Eurostat, in febbraio, la produzione industriale italiana rispetto al mese precedente si è attestata sul -0,2%, mentre rispetto all"anno precedente è crollata dello 0,8%; tutto questo mentre nell"area dell"euro la produzione industriale è aumentata dello 0,3% rispetto a gennaio e dello 0,5% nella Ue a 27.
In gennaio la produzione era aumentata rispettivamente dello 0,6 e dello 0,7 per cento. Nel febbraio 2008 rispetto al febbraio 2007 la produzione industriale è aumentata del 3,1% nella zona euro e del 3,3% nella Ue-27. Insomma, per il nuovo governo, al netto dell"Ici e dei consigli dei ministri itineranti - prenderanno a prestito il pullman di Veltroni per spostarsi più velocemente - ce n"è di lavoro da fare. Soprattutto nelle attività produttive.
Anzi: si parla, più o meno ufficialmente, di una flessione del prodotto interno lordo oscillante tra lo 0,2% e lo 0,3%. Una situazione di difficoltà ormai sempre più marcata, che si va ad aggiungere alle previsioni nere del Fondo Monetario Internazionale sulla crescita annuale per il 2008, dimezzata allo 0,3%. Nell"area euro, sempre secondo il Fondo, l"Italia registrera" la minore crescita sia nel 2008 che nel 2009 (+0,3% per ambedue gli anni). Il rapporto deficit-pil si attestera" al 2,5% nello stesso periodo, a fronte di un debito quest"anno pari al 103,6%. Il prossimo al 104%.
Ma i numeri negativi non sono finiti. Specialmente nella comparazione tra la nostra economia e le altre del vecchio continente. Secondo Eurostat, in febbraio, la produzione industriale italiana rispetto al mese precedente si è attestata sul -0,2%, mentre rispetto all"anno precedente è crollata dello 0,8%; tutto questo mentre nell"area dell"euro la produzione industriale è aumentata dello 0,3% rispetto a gennaio e dello 0,5% nella Ue a 27.
In gennaio la produzione era aumentata rispettivamente dello 0,6 e dello 0,7 per cento. Nel febbraio 2008 rispetto al febbraio 2007 la produzione industriale è aumentata del 3,1% nella zona euro e del 3,3% nella Ue-27. Insomma, per il nuovo governo, al netto dell"Ici e dei consigli dei ministri itineranti - prenderanno a prestito il pullman di Veltroni per spostarsi più velocemente - ce n"è di lavoro da fare. Soprattutto nelle attività produttive.
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.