Le "piccole" differenze tra Italia e America
Microsoft e Alitalia, capitalismi diversi
Quella di Redmond è una sfida industriale coraggiosa.Di quelle che mancano da noidi Enrico Cisnetto - 08 febbraio 2008
Confesso che fa un certo effetto notare la difformità degli argomenti in questo momento oggetto di notizia e dibattito nel mondo economico americano e italiano. Da una parte, leggiamo dell’opa lanciata da Microsoft su Yahoo!, che ha giustamente meritato, per ciò che essa significa, le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Perché Microsoft sa benissimo che usare una fiche da 44 miliardi di dollari sul tavolo dell’advertising on line è una insospettabile “virata” nel core business per una compagnia che finora ha conseguito la quasi totalità dei suoi ricavi dalle licenze per il software, e vuole entrare in un mercato nel quale è già presente un leader, il motore di ricerca Google. E stiamo parlando di un’azienda matura (33 anni sono passati dalla sua fondazione), profittevole (gli utili nel solo secondo trimestre 2007 hanno raggiunto quota 4,7 miliardi di dollari, in crescita dell’80% rispetto all’anno precedente), e con 21 miliardi di liquidità in pancia.
Una sfida industriale coraggiosa, dunque, dinnanzi alla quale non possiamo che deprimerci scorrendo i giornali di casa nostra. Dove invece tiene banco da mesi e mesi la vexata quaestio di Alitalia, che taluni vorrebbero regalare a uno dei nostri maggiori concorrenti europei in fatto di turismo, e altri invece ambirebbero rilanciare, ma vengono stoppati da chi, per pregiudizio ideologico, non vuole che le banche partecipino alla ristrutturazione di un settore vitale come i trasporti, e le sfide industriali – nella fattispecie, quella di AirOne che vuole diventare “grande” – le vede come il fumo negli occhi. Capitalismi differenti. Che tristezza.
Una sfida industriale coraggiosa, dunque, dinnanzi alla quale non possiamo che deprimerci scorrendo i giornali di casa nostra. Dove invece tiene banco da mesi e mesi la vexata quaestio di Alitalia, che taluni vorrebbero regalare a uno dei nostri maggiori concorrenti europei in fatto di turismo, e altri invece ambirebbero rilanciare, ma vengono stoppati da chi, per pregiudizio ideologico, non vuole che le banche partecipino alla ristrutturazione di un settore vitale come i trasporti, e le sfide industriali – nella fattispecie, quella di AirOne che vuole diventare “grande” – le vede come il fumo negli occhi. Capitalismi differenti. Che tristezza.
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.