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Legge elettorale

La dittatura partitocratica è sotto assedio

Fare una legge elettorale che sappia garantire rappresentanza e governabilità, sarebbe molto semplice ed immediato

di Luca Bagatin - 28 agosto 2012

Temiamo che, presto o tardi, questi partiti troveranno un"accordo sulla legge elettorale e, ancora una volta - come da copione degli ultimi anni - ne sforneranno una a tutto svantaggio degli elettori (ovvero a tutto svantaggio di governabilità e rappresentanza) ed a tutto vantaggio del sistema di potere partitocratico dominante (dominato dal Pd-PdL, ma anche da Lega Nord, IdV, SeL, Udc). Eppure, fare una legge elettorale che sappia garantire rappresentanza e governabilità, sarebbe molto semplice ed immediato. La riassumo in tre punti. Reintroduzione delle preferenze, innanzitutto, visto che non è affatto democratico che siano le Segreterie di partito a decidere chi deve essere nominato e chi no. Attribuzione del 51% dei seggi al primo partito (non alla coalizione) che raccoglie più voti e che quindi andrà a governare. Ripartizione dei rimanenti seggi secondo il sistema proporzionale puro, con sbarramento massimo all"1%. Ecco garantite, in un solo colpo, democrazia, governabilità a rappresentanza. Ciò, ad ogni modo, non fa comodo ai partiti che amano gli accordi sottobanco. Non fa comodo agli amanti delle ammucchiate. Non fa comodo perché, ad esempio il partito di Beppe Grillo o il possibile nascente movimento liberale di Oscar Giannino potrebbero rischiare di prendere più voti degli altri e quindi di andare al governo. Ve li immaginate Bersani, Berlusconi, Casini, Maroni, Vendola e Di Pietro, finalmente, tutti assieme, all"opposizione per cinque anni ? Ve l"immaginate un"Italia nuova e finalmente democratica, libera da questi Generalissimi populisti ? Questa sarebbe la democrazia, signori miei. Non certo la dittatura partitocratica alla quale siamo abituati da troppi anni. E non ha alcun senso alzare i toni della discussione fra accuse e contro accuse di "fascismo". Il fascismo è morto e sepolto. Il regime partitocratico, purtroppo, ancora no. Noi, ad ogni modo, abbiamo lanciato il sasso nello stagno della stagnante stagione che viviamo.

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