Il sadomasochismo incompetente è mortale
Il Sismi e la politica estera
Da una parte la magistratura che indaga, dall’altra il Csm che ne affonda la credibilitàdi Davide Giacalone - 10 luglio 2007
Il sadomasochismo, praticato con incompetenza, è mortale. E’ quel che sta accadendo nel caso del Sismi. Il centro della riflessione non può che essere la politica estera, la nostra condotta all’estero. Mi sono trovato quasi solo a manifestare pubblico e ripetuto dissenso dalla pratica di pagare riscatti per avere indietro cittadini rapiti da gruppi contro i quali avremmo dovuto operare. Lo scrissi con governi di colore diverso, naturalmente consapevole che un rifiuto metteva a maggior rischio quelle vite. Il comune sentire, di destra e sinistra, era diverso. Il braccio operativo fu il Sismi di Pollari. I governi negavano quel che effettivamente facevano. Quindi, inutile girarci attorno, il segreto di Stato è indispensabile per non moltiplicare i problemi.
Anche perché sono poi successe altre cose. E’ successo che Paesi alleati possono essersi serviti della nostra rete per avere indietro ostaggi loro. E’ successo che si sia fornita collaborazione per l’individuazione ed il prelievo di individui ritenuti pericolosi per la nostra ed altrui sicurezza. Tutte buone ragioni per confermare il segreto, giacché ne va dell’onore e della sicurezza nazionali. E fin qui la razionalità regge, come dimostra il coerente comportamento fra i governi Berlusconi e Prodi. Non si tratta di parteggiare per Pollari, ma di non confondere le attitudini dello strumento con le direttive dei governi. L’equilibrio, però, si rompe quando dal piano della serietà si scende a quello della commedia all’italiana.
Da una parte c’è la magistratura che indaga su presunti spionaggi illeciti, dall’altra un Csm scassa magistratura che approva un documento destinato ad affondarne la credibilità. C’è un Pollari destituito, ma al tempo stesso protetto (per le ragioni ricordate), salvo accentuare i tratti detestabili di una politica estera che porta in superficie la volontà di avere buoni rapporti con il nemico. C’è un Pompa che raccoglie informazioni estranee ai compiti del Sismi e sulle quali si favoleggerà fino alla scoperta, magari, che trattasi di roba da fonte aperta. Perdendo di vista la politica estera, confondendo i piani del segreto e gettando tutto in una squinternata polemica, il sadomasochismo stringe gli anelli che si è messo al collo ed il passo dall’orgasmo a soffocamento è un niente.
www.davidegiacalone.it
Pubblicato da Libero di martedì 10 luglio
Anche perché sono poi successe altre cose. E’ successo che Paesi alleati possono essersi serviti della nostra rete per avere indietro ostaggi loro. E’ successo che si sia fornita collaborazione per l’individuazione ed il prelievo di individui ritenuti pericolosi per la nostra ed altrui sicurezza. Tutte buone ragioni per confermare il segreto, giacché ne va dell’onore e della sicurezza nazionali. E fin qui la razionalità regge, come dimostra il coerente comportamento fra i governi Berlusconi e Prodi. Non si tratta di parteggiare per Pollari, ma di non confondere le attitudini dello strumento con le direttive dei governi. L’equilibrio, però, si rompe quando dal piano della serietà si scende a quello della commedia all’italiana.
Da una parte c’è la magistratura che indaga su presunti spionaggi illeciti, dall’altra un Csm scassa magistratura che approva un documento destinato ad affondarne la credibilità. C’è un Pollari destituito, ma al tempo stesso protetto (per le ragioni ricordate), salvo accentuare i tratti detestabili di una politica estera che porta in superficie la volontà di avere buoni rapporti con il nemico. C’è un Pompa che raccoglie informazioni estranee ai compiti del Sismi e sulle quali si favoleggerà fino alla scoperta, magari, che trattasi di roba da fonte aperta. Perdendo di vista la politica estera, confondendo i piani del segreto e gettando tutto in una squinternata polemica, il sadomasochismo stringe gli anelli che si è messo al collo ed il passo dall’orgasmo a soffocamento è un niente.
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Pubblicato da Libero di martedì 10 luglio
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.