Un progetto nebuloso altamente ambizioso
Il malloppo dell'expo 2015
Prima di pensare al “bottino” si guardi alla città metropolitana che mancadi Giacomo Properzj - 05 ottobre 2007
Basilio Rizzo è da molti anni consigliere comunale di Milano. Ha sempre curato che la sua posizione politica fosse quella più a sinistra di tutto il Consiglio Comunale e, a un certo punto, non avendo più trovato partiti abbastanza a sinistra si è collocato nelle file di Dario Fò. Oggi rappresenta, probabilmente, la voce di opposizione più radicale (alcuni dicono l"unica) alla Signora Moratti Sindaco di Milano.
Nell"ultima riunione di consiglio comunale quando la Signora è venuta a illustrare le sue strategie per ottenere dal Comitato Internazionale (Bie) l"assegnazione della “Expo 2015” Basilio Rizzo tanto ha detto che la Moratti, indignata, ha abbondanato, come riferiscono i giornali, l"aula consigliare insieme coi suoi consulenti (l"aula dev"essere rimasta quasi deserta visto che i consulenti della Moratti sono di grande consistenza numerica).
L"argomento che aveva indignato la Signora Moratti era però di “piccolo momento” poiché il consigliere della lista Fò aveva accusato la Moratti di voler corrompere i membri del Comitato Internazionale di Assegnazione regalando loro biglietti per la prima della Scala, che non pare un grave problema visto che da sempre questi biglietti sono distribuiti a piene mani tra politici di ogni categoria, sarti, attori ecc. In realtà però dietro l"assegnazione dell"Expo si celano enormi interessi imprenditoriali perchè non solo sono previsti 4,1 miliardi di investimenti da parte del Comune ma sono già pronti investimenti da parte dello Stato e della Regione assai più significativi come i 10 miliardi destinati ad opere infrastrutturali cioè alle autostrade di accesso. Si parla poi di tutto quanto la Expo lascerà sul territorio anche se si rimane sul generico dichiarando 3 nuove linee della metropolitana che non si sa bene dove verranno fatte e con che soldi ma per cui è già in corso una rissa senza esclusione di colpi tra i costruttori dei grandi quartieri di edilizia residenziale che stanno sorgendo in barba alla crisi. Ci sono poi 20 milioni di visitatori previsti che se tornassero più di una volta (chissà perchè) potrebbero diventare 29. E" prevista infine un"infinita, non precisata, serie di eventi culturali per tenersi buoni gli ambienti intellettuali della città ammesso che ce ne siano (si tratterà probabilmente di giornalisti).
Tutto ciò, anche se la concorrente Smirne è in agguato, ha creato un clima di eccitazione in tutti quegli ambienti della città che sperano di potersi sedere intorno al tavolo della spartizione: cosicchè il consiglio provinciale (amministrazione di sinistra ma gestione finanziaria delle autostrade alla cui presidenza è stato recentemente posto il dott. Gavio) ha approvato quasi all"unanimità la stessa relazione del Sindaco Moratti e da ogni parte si raccomanda unità d"intenti, coesione nello sforzo, abbandono di ogni polemica nell"interesse generale. Persino l"illustre architetto Stefano Boeri autorevole candidato della Società Civile nelle primarie del PD ha scritto sulla Repubblica un articolo non banale nella forma ma banalissimo nei contenuti: cerchiamo di stare tutti uniti e portiamoci via il malloppo. Il malloppo è molto alto e sarà la prima occasione di significativi investimenti in città (quasi 70.000 nuovi posti di lavoro) dopo gli anni "90 ma il progetto sembra ancora nebuloso e, con ogni probabilità non ne godranno la maggior parte dei cittadini che vivono nell"hinterland ormai enormemente dilatato, manca cioè un punto di riferimento totale che possa collegare in modo autorevole tutte le iniziative concorrenti. Manca una cosa molto semplice e che si attende da anni: la città metropolitana.
L"argomento che aveva indignato la Signora Moratti era però di “piccolo momento” poiché il consigliere della lista Fò aveva accusato la Moratti di voler corrompere i membri del Comitato Internazionale di Assegnazione regalando loro biglietti per la prima della Scala, che non pare un grave problema visto che da sempre questi biglietti sono distribuiti a piene mani tra politici di ogni categoria, sarti, attori ecc. In realtà però dietro l"assegnazione dell"Expo si celano enormi interessi imprenditoriali perchè non solo sono previsti 4,1 miliardi di investimenti da parte del Comune ma sono già pronti investimenti da parte dello Stato e della Regione assai più significativi come i 10 miliardi destinati ad opere infrastrutturali cioè alle autostrade di accesso. Si parla poi di tutto quanto la Expo lascerà sul territorio anche se si rimane sul generico dichiarando 3 nuove linee della metropolitana che non si sa bene dove verranno fatte e con che soldi ma per cui è già in corso una rissa senza esclusione di colpi tra i costruttori dei grandi quartieri di edilizia residenziale che stanno sorgendo in barba alla crisi. Ci sono poi 20 milioni di visitatori previsti che se tornassero più di una volta (chissà perchè) potrebbero diventare 29. E" prevista infine un"infinita, non precisata, serie di eventi culturali per tenersi buoni gli ambienti intellettuali della città ammesso che ce ne siano (si tratterà probabilmente di giornalisti).
Tutto ciò, anche se la concorrente Smirne è in agguato, ha creato un clima di eccitazione in tutti quegli ambienti della città che sperano di potersi sedere intorno al tavolo della spartizione: cosicchè il consiglio provinciale (amministrazione di sinistra ma gestione finanziaria delle autostrade alla cui presidenza è stato recentemente posto il dott. Gavio) ha approvato quasi all"unanimità la stessa relazione del Sindaco Moratti e da ogni parte si raccomanda unità d"intenti, coesione nello sforzo, abbandono di ogni polemica nell"interesse generale. Persino l"illustre architetto Stefano Boeri autorevole candidato della Società Civile nelle primarie del PD ha scritto sulla Repubblica un articolo non banale nella forma ma banalissimo nei contenuti: cerchiamo di stare tutti uniti e portiamoci via il malloppo. Il malloppo è molto alto e sarà la prima occasione di significativi investimenti in città (quasi 70.000 nuovi posti di lavoro) dopo gli anni "90 ma il progetto sembra ancora nebuloso e, con ogni probabilità non ne godranno la maggior parte dei cittadini che vivono nell"hinterland ormai enormemente dilatato, manca cioè un punto di riferimento totale che possa collegare in modo autorevole tutte le iniziative concorrenti. Manca una cosa molto semplice e che si attende da anni: la città metropolitana.
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.