Quali motivazioni spingono gli editors?
Come sputtanare Montanelli
Quando l'operazione editoriale prescinde da fattori storici o letterari…di Giacomo Properzj - 13 novembre 2007
Quello che sarebbe interessante capire sono le ragioni che hanno portato la casa editrice Feltrinelli alla pubblicazione di “Passaggio in Svizzera. L"anno nascosto di Indro Montanelli” tentativo mal riuscito di denigrazione del famoso giornalista. La tesi di questo libro, mai esplicitamente dichiarata ma sempre sottintesa, sarebbe quella di spiegare che Montanelli, nel suo soggiorno in Svizzera, sia stato una spia dei tedeschi. La stessa tesi, nelle ultime righe del libro, è poi negata non senza passare, servendosi di una prosa inutilmente astiosa, attraverso l"analisi di lunghi rapporti della gendarmeria ticinese. D"altronde il libro non può nascondere la vera ragione per cui Montanelli fu liberato dal carcere di San Vittore che è quella per cui Aldo Crespi versò ai tedeschi mezzo milione di lire (di allora). Né il libro può negare che il misterioso personaggio Ostèria, tramite per la liberazione del giornalista, non fosse un “doppio giochista”, nella parte finale della guerra, a favore delle democrazie se, come è vero, Ferruccio Parri lo chiamò nel dopoguerra a creare il servizio informazioni della Presidenza del Consiglio.
Probabilmente le statue dorate e l"eccesso di parchi che il Sindaco Albertini ha voluto dedicare al grande giornalista hanno irritato i dirigenti della Feltrinelli (che per altro potranno rifarsi ampiamente con Enzo Biagi). Forse anche la speranza di un certo successo editoriale, che la prosa ticinese e l"eccesso di virgolettati probabilmente non favorirà, ha spinto gli editors a favorire l"edizione. Mi accorgo adesso di non ricordare più il nome dell"autrice ma non è molto importante perchè l"operazione editoriale prescinde da fattori storici o letterari.
Dal Riformista del 13 novembre 2007
Probabilmente le statue dorate e l"eccesso di parchi che il Sindaco Albertini ha voluto dedicare al grande giornalista hanno irritato i dirigenti della Feltrinelli (che per altro potranno rifarsi ampiamente con Enzo Biagi). Forse anche la speranza di un certo successo editoriale, che la prosa ticinese e l"eccesso di virgolettati probabilmente non favorirà, ha spinto gli editors a favorire l"edizione. Mi accorgo adesso di non ricordare più il nome dell"autrice ma non è molto importante perchè l"operazione editoriale prescinde da fattori storici o letterari.
Dal Riformista del 13 novembre 2007
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