L’<i>Economist</i> lancia l’allarme sboom
Bolla del mattone pronta a esplodere
In Italia, “Paese immobiliare” per eccellenza, i danni coinvolgerebbero tuttidi Andrea Marini - 20 giugno 2005
Più grande è la bolla, più catastrofica è la sua eventuale esplosione. E misurata a partire dall’aumento del valore del prezzo della casa negli ultimi cinque anni, il boom del mercato immobiliare è la bolla speculativa di dimensioni maggiori nella storia, sia per quanto riguarda il numero di paesi coinvolti, sia per quanto concerne il record di crescita del valore delle abitazioni. Secondo l’Economist a rischiare grosso è il corso di tutta l’economia mondiale nell’arco dei prossimi anni.
Ma a tremare ancor di più dovrebbe essere l’Italia, visto che, come afferma Ilvo Diamanti su Repubblica, il nostro è il paese “immobiliare” per eccellenza. Circa otto famiglie su dieci sono infatti proprietarie dell’abitazione in cui vivono. Il 15% ne possiede almeno un’altra. La proprietà di una casa è ciò che consente agli italiani di arrivare alla fine del mese, obiettivo irraggiungibile se dovessero pagare, con le retribuzioni di cui dispongono, anche un canone d’affitto.
Per chi ha un appartamento in città universitarie, poi, affittare una casa a uno studente o a un immigrato corrisponde a uno stipendio. Inoltre, molti di coloro che acquistano un’abitazione lo fanno accendendo un mutuo, per cui i flussi finanziari che legano le famiglie alle banche e al credito si sono fatti sempre più cospicui negli ultimi anni.
Date le premesse, lo scoppio della bolla del mattone e dei mutui in Italia sarebbe un disastro. Occorrerebbe che qualcuno pensasse a dare ad essa un colpo di freno. Anche magari con un aumento delle tasse. Sarà una misura sgradevole, ma potrebbe essere il male minore.
Ma a tremare ancor di più dovrebbe essere l’Italia, visto che, come afferma Ilvo Diamanti su Repubblica, il nostro è il paese “immobiliare” per eccellenza. Circa otto famiglie su dieci sono infatti proprietarie dell’abitazione in cui vivono. Il 15% ne possiede almeno un’altra. La proprietà di una casa è ciò che consente agli italiani di arrivare alla fine del mese, obiettivo irraggiungibile se dovessero pagare, con le retribuzioni di cui dispongono, anche un canone d’affitto.
Per chi ha un appartamento in città universitarie, poi, affittare una casa a uno studente o a un immigrato corrisponde a uno stipendio. Inoltre, molti di coloro che acquistano un’abitazione lo fanno accendendo un mutuo, per cui i flussi finanziari che legano le famiglie alle banche e al credito si sono fatti sempre più cospicui negli ultimi anni.
Date le premesse, lo scoppio della bolla del mattone e dei mutui in Italia sarebbe un disastro. Occorrerebbe che qualcuno pensasse a dare ad essa un colpo di freno. Anche magari con un aumento delle tasse. Sarà una misura sgradevole, ma potrebbe essere il male minore.
L'EDITORIALE
DI TERZA REPUBBLICA
Terza Repubblica è il quotidiano online fondato e diretto da Enrico Cisnetto nato nel 2005 dall'esperienza di Società Aperta con l'obiettivo di creare uno spazio di commento indipendente e fuori dal coro sul contesto politico-economico del paese.